Dopo un anno così complicato è necessario che per il 2021 non si attui il fermo biologico della pesca e si consenta soprattutto ai pescatori, ma anche a noi commercianti, di recuperare quanto abbiamo perso in termini economici”. A chiederlo è Lorenzo Marinangeli, presidente del Comitato commercianti ittici di San Benedetto del Tronto.
“Il Covid – racconta all’Ansa – ci ha messo in seria difficoltà soprattutto nella prima ondata di marzo e aprile, quando i pescatori non sono più scesi in mare per circa un mese, sia perché il prezzo del pesce era crollato, sia per paura dei contagi”. “Adesso – spiega – le cose stanno andando meglio, abbiamo richiesta e non possiamo lamentarci, ma questo non toglie che le difficoltà ci sono e sono destinate a perdurare, se non altro per la chiusura dei ristoranti. Oggi sono una sessantina le barche che escono in mare tra grandi e piccole, in passato si è arrivati a un centinaio e la quantità di pescato non è più quella di una volta. I motivi sono diversi, a cominciare dal cambio generazionale, non all’altezza dei padri, e dall’impoverimento dei fondali a causa della poca attenzione per l’ambiente marino”.