In Calabria tornano a essere consentite, secondo precise modalità, le attività di pesca sportiva e dilettantistica. È quanto prevede la nuova ordinanza (la n.94), firmata oggi dal presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, che riguarda le disposizioni successive all’entrata in vigore del decreto legge n.158 e del Dpcm dello scorso 3 dicembre.
La pesca, infatti, è consentita “nel comune di residenza o nei comuni limitrofi nel caso non sia possibile lo svolgimento nel comune di residenza”. Le autorità competenti verificheranno il rispetto delle misure previste dalla nuova ordinanza e potranno applicare sanzioni da 400 a mille euro in caso di violazioni.
Spirlì: “Cacciatori e pescatori sempre responsabili”
“Il rispetto che i pescatori hanno sempre dimostrato nei confronti dell’ambiente, unito alla rassicurazione circa il loro comportamento responsabile e rispettoso delle direttive dei governi centrale e regionale, mi hanno spinto – spiega il presidente Spirlì – ad accogliere le richieste pervenutemi negli ultimi giorni da parte dei vari rappresentanti di categoria. In un periodo di grande tensione, dovuto anche all’isolamento forzato, poter svolgere attività all’aria aperta e in pieno contatto con la natura non può che essere salutare”.